lunedì 28 febbraio 2011

La pillola della discordia

Ripubblico un testo scritto un anno fa per una pubblicazione locale:
Da un certo tempo si parla molto della pillola abortiva RU486. La cosa forse più divertente (perchè le situazioni tragiche spesso scatenano ilarità) è che a pronunciarsi fermamente contro l'aborto sono spesso persone che probabilmente non hanno nemmeno ben presente a chi o cosa faccia riferimento il termine "donna". 

Come quegli uomini di Chiesa che si sono espressi contro l'aborto. Proprio loro che non possono nemmeno sposarsi, figuriamoci avere un figlio. Anche se effettivamente li capisco, questi prelati che si esprimono fortemente contro l'aborto: se nascono meno bambini non sapranno più chi stuprare. Non possiamo nascondere che uomini e donne siano fisicamente diversi e quindi ognuno avrà i lati positivi e quelli negativi. Per quanto riguarda la gravidanza la parte "peggiore" sarà sempre affidata alla donna: per quanto il ragazzo possa essere responsabile è la ragazza che dovrà sopportare i dolori fisici e psicologici. Oggi una donna in cinta è quasi discriminata, poichè non può lavorare. E se non lavora come fa a mantere il futuro figlio? Un unico stipendio non è sufficiente. Se non ci sono le possibilità di mantenere il bambino che senso ha farlo nascere? Da una parte abbiamo la possibilità di impedire la nascita di qualcosa che, non essendo ancora nato, non è vivo, in modo da permettere ai genitori di migliorare la loro posizione economica e la loro mentalità. Fare i genitori è una cosa seria, un errore dovuto all'inesperienza può minare il futuro del bambino. Potranno quindi intraprendere la gravidanza quando saranno veramente pronti. L'altra possibilità è quella di far nascere ugualmente il bambino e farlo vivere di stenti in un contesto familiare degradato poichè i genitori, per cercare di arrivare alla fine del mese, dovranno lavorare 16 ore al giorno senza poter passare del tempo con il figlio. Tra l'altro dicono che l'embrione è vivo anche senza essere nato. E allora perchè la Chiesa non battezza gli embrioni? La Chiesa vuole che il bambino nasca prima di battezzarlo. In fondo forse quello che stiamo dimenticando è che legalizzare l'uso della pillola abortiva non significa immediatamente che tutte le donne la assumeranno come fosse una caramella alla fragola, ma che ognuna sarà in grado di scegliere liberamente se utilizzarla o meno. Chi siamo, anzi, chi siete voi per impedire ad una donna di
fare con meno rischi una cosa che può già fare in un modo più pericoloso? Sarebbe un po' come dire alle ragazze che possono masturbarsi, ma solo utilizzando un cactus.
Ecco una intervista ad una donna che ha eseguito l'aborto due volte: la prima con il tradizionale raschiamento, la seconda con la pillola RU486.
-Un aggettivo per descrivere il raschiamento?
-Devastante, bruttissimo.
-Quanti giorni hai impiegato per riprenderti?
-Una decina buona
-Perchè la seconda volta che hai dovuto abortire non hai ripetuto il raschiamento?
-Per nessun motivo avrei voluto ripetere l'esperienza devastante del raschiamento.
[...]
-Perchè hai deciso di abortire?
-Non potevo portare a termine la gradidanza per via di una frattura alla spina dorsale.
-Abortire con la RU486 è doloroso?
-Direi di no
[...]
-Un aggettivo per descrivere l'aborto con l'RU486?
-Veloce
(tratto dalle Iene: http://www.youtube.com/watch?v=2dYRZnIjE2w)

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